FABIO PRESTI

Fabio Presti

“Mi è sempre piaciuto ragionare su un tema per una mostra, sviscerarlo, portarlo alle estreme conseguenze, per poi abbandonarlo una volta sviluppato completamente… la prossima mostra vedrà raffigurati diversi soggetti per me dal forte contenuto simbolico…”, spiega Fabio Presti, “Il cervo è un animale legato sia alla forza che alla calma. Il cervo come simbolo di rinnovo continuo della vita, in un processo di morte e rinascita. Le sue corna si rinnovano annualmente, cadendo e rinascendo in primavera con una ramificazione in più, che simboleggia l’aumento della forza, dell’età e della saggezza”.
Presti ritrae il cervo nel suo habitat: i boschi, i monti… anch’essi luoghi dalla forte carica simbolica, metafora di un cammino spirituale, di un viaggio per approdare alla meta: una dolce-meta.
L’altro tema di questi ciclo di opere sono i mandala mischiati alle costellazioni interpersonali, ovvero a tutti gli incontri che hanno fatto di noi ciò che siamo. Anch’essi riconducono al concetto di viaggio iniziatico, di crescita interiore, ricordando la caducità delle cose e la rinascita, la distruzione che porta a una nuova vita. Nelle opere di Presti i mandala sono spesso composti da due metà che si fondono insieme…: una dolce-metà.
In questa personale ricerca di pace interiore, di equilibrio e di una nuova dimensione, Presti trova anche un nuovo corso per la propria ricerca pittorica, una ricerca che non tradisce il passato, restando fedele a quel segno e a quello stile inconfondibile che da sempre contraddistingue la produzione di questo giovane e talentuoso artista.

(Da Dolcemeta, testo per la mostra presso R&P Legal, Milano, 2017)