GIACOMO NUZZO

Giacomo Nuzzo
Uno scatto. Uno solo. Questo è quanto Giacomo Nuzzo dedica al soggetto che sta immortalando. Quanto di più lontano si possa immaginare dall’indigestione di clic digitali che invadono la nostra quotidianità occupando (per lo più inutilmente) le memorie di macchine fotografiche e cellulari.
Uno scatto. Molto spesso quello giusto. E se non lo è: pazienza. Ci saranno altri momenti da catturare.
Nemmeno il passaggio dalla pellicola al digitale ha cambiato l’approccio di Giacomo Nuzzo alla macchina fotografica. L’obiettivo è un prolungamento del suo sguardo, della sua testa, della sua memoria. Ne è parte integrante, strumento di registrazione di ricordi, di visioni fuggevoli da eternare, di piccole cose quotidiane da sottrarre all’oblio.
Con uno scatto – sicuro e definitivo – Giacomo rende visibile a tutti quello che probabilmente sarebbe sfuggito alla maggior parte di noi. Intesse racconti, narrazioni, storie, sul filo di uno sguardo; coglie attimi di vita e li archivia, rendendo pubblici ricordi che altrimenti sarebbero rimasti privati, custoditi nella sua straordinaria memoria visiva.
Nuzzo crede nel caso, eppure le sue fotografie hanno sempre una straordinaria complessità compositiva e sono giocate su rigorosi equilibri: tutto sembrano fuorché frutto della casualità. Il talento di Giacomo, del resto, sta proprio lì. Cogliere una situazione, ritagliarla e fermarla nel tempo con il senso compositivo di Edgar Degas, l’immediatezza percettiva di Monet e la lieve e malinconica ironia di Toulouse-Lautrec (se vogliamo tentare un paragone con la pittura). Con il suo scatto egli sa rendere un’immagine iconica ed efficace nel messaggio senza toglierle verità e freschezza, sottraendola al tempo senza privarla della vita.
L’occhio di Nuzzo è curioso, attento, affascinato soprattutto da coloro che non hanno un ruolo da protagonisti. Il suo sguardo non è mai giudicante, né cade nelle trappole della foto sensazionalista, tenendosi alla giusta distanza dallo scoop da reportage o dall’immagine troppo iconica e attraente. Giacomo Nuzzo è, nell’arte come nella vita, un sensibile narratore di un’umanità varia ed eventuale, osservatore discreto ma arguto, ironico senza cinismo, della Commedia umana e dei suoi scenari. E le sue fotografie sono come lui.
Le foto esposte in questa mostra non fanno parte di una serie, non hanno un tema unico né raccontano un solo luogo: esse compongono una sorta di antologia di ricordi. Sono immagini che rivelano la memoria personale di Nuzzo, i suoi pensieri e le sue riflessioni… Riflessioni che finiamo con il condividere, rendendole un po’ anche nostre.
(testo per mostra R&P Legal, Milano, 2018)