VALENTINA PERSICO

Valentina Persico

Una superficie vuota percorsa da un segno inatteso, un tratto che la attraversa, quasi un suono improvviso che interrompe il silenzio: ecco l’opera di Valentina Persico: raffinata e profonda, essenziale ed elegante, sospesa e leggera, fatta di assenze, eppure tangibile e presente, sensuale e affascinante, con quel suo sottile gioco di armonie, equilibri, controcanti e giustapposizioni.
Sebbene a un primo sguardo possano sembrare astratte, le composizioni della Persico nascono sempre da un concetto figurativo: una suggestione, la visione di un attimo raccolta e rimeditata in maniera spesso inconscia, in un complesso e personalissimo dialogo con la realtà. Protagonista è sempre il corpo, quello maschile, chiuso e possente, e quello femminile, aperto e sinuoso. Ora ben riconoscibile, quasi figurativo, ora sfocato o abbozzato in pochi tratti, ora riassunto nella sintesi di un segno, il corpo umano è l’elemento cardine della ricerca dell’artista: un corpo pensato come un filtro in grado di assorbire e fare proprie emozioni ed esperienze, in un costante, quanto necessario, confronto con “l’altro”, nella certezza che l’individuo è tale in quanto parte di un tutto molteplice e in costante mutamento.
Seguendo la propria “inesauribile necessità di guardar dentro e attraverso”, Valentina indaga la superficie delle cose, catturandola in gesti dinamici, in continuo scorrere, apparentemente istintivi ma in realtà ben meditati, pensati e trovati. Le sue opere, sempre in relazione con l’ambiente che le circonda, con il quale stabiliscono un’interazione sensibile, sono particolarmente a proprio agio negli spazi ampi, neutri e luminosi dell’One-Off. La mostra offre dunque un’occasione preziosa per conoscere la ricerca di questa artista, giovane ma già dalla personalità ben definita: dalle opere in cui il segno è ancora forte e sicuro, a tratti impositivo e feroce, e la superficie più piena e cromaticamente importante, fino ai lavori più recenti, rarefatti e sospesi, nei quali il bianco diventa protagonista.

(dal testo per la mostra allo spazio OneOff, di Viganò)