Donne, racconti al femminile

Donne, racconti al femminile nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento
mostra e catalogo


Villa Borromeo, Arcore
9 giugno - 9 settembre 2018
per: Cultura Domani / heart - pulsazioni cultura / Comune di Arcore


curatela, ideazione, progettazione, studio percorso di mostra, realizzazione e catalogo 

In occasione della riapertura di Villa Borromeo d’Adda, finalmente restituita al suo originario splendore, il Comune di Arcore, in collaborazione con heart – pulsazioni culturali e Cultura domani propone una mostra che rende omaggio, al contempo, all’universo femminile e alla pittura italiana del XIX secolo. La mostra, curata da Simona Bartolena, indaga, attraverso l’iconografia artistica, la condizione femminile dall’Ottocento ai primissimi decenni del secolo successivo.
L’idea della mostra nasce anche in relazione alla presenza nella Villa della splendida cappella di Vincenzo Vela, dedicata a Maria Isimbardi, la giovane moglie di Giovanni d’Adda prematuramente scomparsa. Insieme all’architetto Balzaretto, che ne progettò l’ambiente, il vela realizzò in questa occasione uno dei suoi capolavori, ritraendo un gruppo scultoreo in cui la giovane Isimbardi, sul letto di morte, è posta accanto a una splendida quanto intensa Vergine Addolorata. La mostra è dunque anche un omaggio a Maria Isimbardi, a tutte le donne che abitarono la Villa e, più in generale, all’universo femminile.
Le opere in mostra, firmate da importanti e noti artisti del tempo, presentano una sequenza di immagini dedicate alla quotidianità delle donne vissute in Italia tra Otto e Novecento, indagandone sia la vita privata, che quella sociale – dalla nobildonna alla sartina, dalla contadina alla donna di casa – tra emancipazione e pregiudizi, modernità e tradizione.
Dalle tormentate figure tanto care al Romanticismo, alla realtà agreste della pittura macchiaiola, dalle seducenti bellezze eternate dalla tavolozza degli Scapigliati, fino alla modernità dell’immaginario femminile di inizio Novecento.
Di dipinto in dipinto, la narrazione scorre tra temi diversi, dipanandosi tra suggestioni storico-artistiche (con l’analisi stilistica dei lavori esposti e la storia degli artisti che li hanno realizzati) e indagine sociale (puntando l’obiettivo anche sul tema iconografico e sul modo con cui è affrontato, per ricostruire attraverso le immagini la condizione femminile in Italia, in un momento storico così ricco di cambiamenti storici e sociali).
Approfondisce la trama il rapporto con la letteratura, con citazioni in mostra tratte da romanzi e poesie del tempo, in un intreccio suggestivo tra immagine e parola.
Le opere provengono da importanti collezioni private lombarde e sono state selezionate in virtù della loro importanza storico-artistica e dell’efficacia della loro iconografia in relazione al tema della mostra. Sono firmate dai più importanti artisti dell’Ottocento italiano, da Francesco Hayez a Tranquillo Cremona, da Federico Zandomeneghi a Mosè Bianchi, da Federico Faruffini a Emilio Longoni.