Esplorazioni. Gianni Secomandi

Esplorazioni. Gianni Secomandi
Palazzo delle Paure, Lecco
8 ottobre 2017 - 14 gennaio 2018


con Armando Fettolini e Aldo Consonni


organizzazione: heart-pulsazioni culturali / Ponte 43
catalogo: Ponte43
in collaborazione con Archivio Gianni Secomandi e Planetario di Lecco



Gianni Secomandi è stato uno degli artisti più interessanti della scena culturale nazionale degli anni Sessanta/Settanta. La sua ricerca, complessa e coerentissima, ha saputo interpretare con sguardo personale le tendenze più d’avanguardia in voga in quel periodo, pur conservando una rara e preziosa autonomia. Personaggio schivo e fuori dal sistema di mercato, Secomandi è un artista tutto da riscoprire e senza dubbio da rivalutare. Nella ricerca artistica di Secomandi scienza e letteratura si mettono in dialogo ritrovando la propria originaria radice comune, la sfera terrena incontra quella celeste, la filosofia, la teologia, la poesia, la letteratura si con-taminano con l’astronomia, con la matematica, perfino con discipline poco ortodosse, come la rabdomanzia e la radioestesia, in una danza alchemica di una complessità straordinaria, espressa con uno linguaggio personale, riconoscibile, tecnicamente impeccabile e, soprattutto, emotivamente coinvolgente.
Le sue opere sono assai diffuse nel collezionismo privato dell’area lecchese, due suoi notevoli lavori sono anche conservati nelle stanze del Museo di Palazzo delle Paure.
Nonostante l’apprezzamento generale per la sua opera, Secomandi attende da tempo un omaggio ufficiale: un riconoscimento che oggi, a quasi trentacinque anni dalla sua scomparsa, è quasi un atto dovuto.

La mostra, curata da Simona Bartolena, Armando Fettolini e Aldo Consonni, in collaborazione con Luca Secomandi,
intende raccontare la ricerca e la personalità di Gianni Secomandi rivolgendosi anche a un pubblico
di non addetti ai lavori.
L’esposizione esplora l’intera produzione dell’artista attraverso più di sessanta opere significative provenienti
soprattutto dalla famiglia (che ha avuto un ruolo attivo nell’organizzazione della mostra).
L’opera di Secomandi, tanto profonda quanto complessa, è presentata in un percorso espositivo che intende
fornire informazioni utili alla comprensione dell’artista anche per coloro che vi si avvicinano per la prima
volta.
Per l’occasione sono state valorizzate anche le due opere presenti nelle collezioni permanenti del Museo.
La mostra offre un’occasione importante per cominciare a riordinare il corpus di opere dell’artista, gettando
le basi per una loro futura archiviazione sistematica.