AQUAE
Aquae
Di Armando Fettolini
Centro Culturale Il Purgatorio – Centuripe
8 novembre 2024 – 7 gennaio 2025
Venerdì 8 novembre alle ore 19 presso il centro culturale Il Purgatorio di Centuripe la mostra personale di Armando Fettolini.
Nel suo importante percorso artistico – lungo ormai più di quarantacinque anni – Armando Fettolini ha sempre lavorato per serie tematiche. Il focus della sua ricerca, vero motivo ispiratore di tutti i suoi lavori, è l’animo umano, indagato nelle sue pieghe più nascoste e profonde, con un occhio di riguardo per coloro che la società emargina o stigmatizza come “diversi”.
Pittore dal forte senso per la materia e dalla qualità cromatica importante (che emerge con evidenza nella sua recente serie di opere blu), quando è stato chiamato a interpretare dei luoghi, pur non abbandonando il mezzo pittorico, Fettolini ha sempre pensato a installazioni site-specific che interpretassero la realtà ospitante nei suoi aspetti più veri e intimi. Offrono testimonianze toccanti di questa sua sensibilità per la storia del luogo interventi come quello realizzato nell’Ex Ospedale psichiatrico dell’Osservanza a Imola, nel 2006, dove espose una serie di teli con dipinte silhouette di figure nere e impregnati nell’acqua, attraverso i quali i visitatori erano costretti a passare, provando il disagio della stoffa bagnata sulla propria pelle, o come quello dedicato ai Randagi (simbolo della personalità libera e fuori dalle regole imposte dell’artista) nella Chiesa di San Zenone a Brescia.
I luoghi storici, inconsueti o fortemente connotati sono sempre stati i preferiti per questo artista che si muove sempre sui confini, pensando alla pittura come a un territorio libero di espressione, contaminando il colore con l’elemento tattile e materico.
Non è difficile immaginare, quindi, che uno spazio espositivo come la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio di Centuripe sia entrato immediatamente nelle corde di Fettolini, generando in lui l’idea di una mostra installativa: non una semplice sequenza di opere, ma una riflessione su un tema specifico.
La visione delle campagne intorno a Centuripe riarse per la siccità della scorsa estate, fenomeno tristemente noto in questi ultimi anni di sconvolgimento climatico, accompagnata dall’esperienza della pericolosa abbondanza di pioggia nell’area del Nord Italia da cui egli proviene, ha suggerito all’artista un lavoro che ragiona sull’acqua, elemento vitale e indispensabile, la cui assenza (o il cui eccesso) può modificare radicalmente la conformazione ambientale, geografica, economica e sociale di un luogo.
La fertilità delle terre etnee, lo splendore mediterraneo, le ricchezze naturali che hanno reso la Sicilia una delle culle della nostra civiltà soffrono per la nuova situazione climatica, facendosi immagine di un cambiamento planetario che troppo spesso ignoriamo o tendiamo a sminuire, disinteressandocene nel nostro quotidiano.
Come di consueto, però, Fettolini non ha scelto la via politica (o polemica). Non ha immaginato un’installazione denunciataria e aggressiva, né ha voluto puntare il dito sulle responsabilità e sulle colpe. La sua arte preferisce sempre l’approccio emotivo e lirico, prediligendo la dimensione poetica, capace di suggerire, senza urlare né declamare. Una dimensione poetica e umana, come quella delle sue opere dipinte e materiche, tutte tese ad accompagnare il fruitore in una vera e propria immersione in un’atmosfera intima e avvolgente, al contempo privata e universale.
Il progetto espositivo è costruito, dunque, su diversi momenti che convergono in una visione unitaria. Oltre alla vera e propria installazione che dà il titolo alla mostra, l’artista espone una serie di lavori di recente produzione. Negli ultimi anni di lavoro, infatti, la sua ricerca sulla materia, caratterizzata in passato da strati gessosi potentemente tattili, ha trovato una nuova, inaspettata, possibilità espressiva nella leggerezza della carta. Da sempre presente nella sua produzione, la carta ha assunto ora un ruolo predominante, diventando il materiale d’elezione per le sue ultime opere. Questo progressivo e sensibile alleggerimento si accompagna anche a motivi biografici dell’artista, che ha raggiunto negli ultimi anni una condizione esistenziale particolarmente serena. Il tormento e la tensione emotiva delle sue opere precedenti hanno lasciato il passo a un nuovo sguardo, disteso e limpido, aperto e lieve, dando vita a lavori nei quali la leggerezza non si sposa certo con la superficialità, ma con una straordinaria consapevolezza. Questa nuova fase non ha portato, comunque, alcuna volontà di sosta nello spirito inquieto dell’artista. Rovistatore dell’animo umano e curioso indagatore della realtà che lo circonda, Armando ha solo alleggerito il tono e trovato un nuovo equilibrio, senza perdere la forza del suo sguardo.
Le sue ultime opere, nelle quali l’ascendenza orientale si sposa alla matericità informale tipica del linguaggio dell’artista e il blu – suo colore d’elezione – si coniuga alle fuggevoli tonalità della carta, diventano parte di questo omaggio a Centuripe, un luogo di cui è facile innamorarsi, e di questa riflessione sul futuro delle terre mediterranee.
La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 15 alle 19.