I TEMI DELL'ARTE: MITO E STORIA

I TEMI DELL'ARTE: MITO E STORIA
10 luglio - 2 agosto 2020
Granaio di Villa Greppi, Via Montegrappa 21, Monticello


Una mostra del progetto: I Temi dell’arte
un progetto ideato da: Ponte43
a cura di: Simona Bartolena e Armando Fettolini
organizzato da: heart – pulsazioni culturali

ORARI DI APERTURA:
giovedì 15.00-17.30 / venerdì 9.00-12.30 / sabato e domenica 15-18
(ingresso contingentato secondo le norme vigenti, con uso della mascherina obbligatorio)

Il progetto:
Riparte, dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza sanitaria per il Covid19, il progetto i Temi dell’arte con due nuove mostre: Nudo e figura (Torre Viscontea, Lecco, dal 27 giugno al 26 luglio) e La storia e il mito (Villa Greppi, Monticello, dal 10 luglio al 2 agosto).
Con più di centocinquanta artisti coinvolti, sette sedi espositive, un ricco calendario di eventi collaterali e incontri e in collaborazione con numerosi enti pubblici e privati del territorio, il progetto I Temi dell’arte indaga la presenza nel contemporaneo dei grandi generi artistici della tradizione, per comprenderne l’evoluzione e il loro ruolo attuale. Sette mostre, dedicate ad altrettanti temi della tradizione (Arte Sacra, Paesaggio, Ritratto, Autoritratto, Natura Morta, Nudo e figura, Soggetto storico, mitologico e letterario), e una serie di incontri e iniziative provano a rispondere a questi interrogativi, propo-nendo un approccio inconsueto all’analisi dell’opera d’arte: la lettura iconografica. I Temi dell’arte prosegue una tradizione inaugurata anni fa dal gruppo fondatore di heart – pulsazioni culturali con Brianza: terra d’artisti o con i più recenti Colori, Materie e Elementi, tutti progetti che, oltre a coinvolgere realtà diverse del territorio facendo rete, superano anche il concetto classico di mostra d’arte, arricchendosi con conferenze, incontri, eventi, iniziative pluridisciplinari.
Quella iconografica è senza dubbio una delle chiavi di lettura più interessanti che si possano applicare alla storia dell’arte: leggere le opere d’arte partendo dal soggetto – riflettendo sulla nascita, l’evoluzione, la storia e la fortuna dei generi – è un esercizio ricco di spunti interessanti, che apre nuove prospettive nella loro reale comprensione.
Ma oggi, ha ancora senso parlare di generi artistici? Esistono ancora i temi che hanno carat-terizzato la produzione artistica di tutti i tempi?
Questo progetto è nato proprio da questo interrogativo: da una domanda sollevata dall’eterogeneità e dalla caleidoscopica molteplicità delle espressioni contemporanee. Una domanda la cui risposta necessita di un’analisi senza schemi precostituiti, che indaghi liberamente nella scena attuale e nei diversi linguaggi, in cerca di conferme. Cos’è oggi la pittura di paesaggio? Che senso può ancora avere la natura morta? Il ritratto rispetta ancora canoni tradizionali? E l’autoritratto è ancora una forma di autoanalisi e autoaffermazione dell’artista?
In un’epoca di moltiplicazione febbrile delle immagini, che ormai invadono il nostro tempo e il nostro spazio e diventano una forma compulsiva di comunicazione e socialità (non sempre richieste), che ruolo hanno i temi nell’espressione artistica? Come risponde l’arte alla mania collettiva dei selfie – nuova, diffusissima, massificata forma di autoritratto – e alla consuetudine di riprodurre e rendere pubblico il nostro quotidiano o di manifestare per immagini il nostro sentire?
I Temi dell’arte parte da questo punto di vista, per viaggiare nel panorama contemporaneo dialogando con la storia, con l’intenzione di sollecitare un dibattito, o quantomeno una riflessione, sull’evoluzione dell’espressione artistica, riconsiderando alcune strade che l’arte percorre da sempre e scelte iconografiche che avvicinano artisti lontanissimi nello spazio-tempo.
I temi scelti sono quelli più diffusi nella produzione artistica di tutti i tempi. Gli artisti sono, invece, il frutto di una selezione curatoriale, indubbiamente soggettiva, coerente con il cammino tracciato fino a oggi dall’Associazione heart e da Ponte43. Le mostre, quindi, non hanno certo la presunzione di esaustività o completezza: esse sono pensate, piuttosto, per accendere dibattiti, suggerire riflessioni e nuovi percorsi critici su un argomento tanto importante quanto complesso e spesso trascurato (anche dagli storici dell’arte e dagli addetti ai lavori).
Simona Bartolena e Armando Fettolini
(curatori del progetto)
La mostra: MITO E STORIA
A differenza delle altre sezioni del progetto, Mito e Storia mette in dialogo più tematiche in un'unica esposizione, indagando quella che potremmo definire l’arte “di narrazione”, ovvero l’arte legata a un racconto storico, letterario o mitologico. L’idea di avvicinare questi differenti temi iconografici, che hanno storicamente sviluppi diversi, nasce da una considerazione specifica sul loro potenziale narrativo e sulla loro appartenenza alla tradizione accademica, dell’arte “ufficiale”.
La storia ha senza dubbio un ruolo di primo piano, data la sua presenza, in varie forme, anche nell’attualità, soprattutto nella forma di impegno politico e denuncia sociale. Più sottile e tortuoso il filo che lega l’arte contemporanea al mito, tema complesso, che apre profonde riflessioni in altri ambiti (quali quello psicanalitico, ad esempio).
La mostra, ospitata dagli spazi espositivi del Granaio di Villa Greppi, avvicina, dunque, due mondi distanti, che possono presentare (e hanno storicamente spesso presentato) motivi di contatto ma che possono anche dirigersi verso istanze profondamente differenti. Da una parte la riflessione filosofica, dalle molteplici prospettive di lettura, della rivisitazione del tema mitologico, dall’altra lo sguardo critico e l’urlo di denuncia espressi dal soggetto storico: una doppia narrazione dai linguaggi e dai livelli emotivi differenti.
Le opere esposte, dunque, propongono un dialogo tra la storia e il mito attraverso lo sguardo di diciannove artisti molto distanti per età, ricerca e formazione, in un percorso eterogeneo e dinamico, che mette mondi, società, visioni, poetiche e linguaggi profondamente diversi a confronto.
La mostra ha catalogo.
In mostra opere di:
Sergio Battarola, Mauro Benatti, Walmer Bordon, Ermenegildo Brambilla, Simone Casetta, Giorgio Celiberti, Qiuchi Chen, Angelo Colagrossi, Giulio Crisanti, Augusto Gerli, Mauro Magni, Silvia Manazza, Max Papeschi, Ferdinando Scianna, Giangiacomo Spadari, Max Squillace, Nanni Valentini, Marta Vezzoli