La bellezza resta

La bellezza resta
l'arte racconta la gioia di vivere

con Armando Fettolini
in collaborazione con Corrado Accordino

organizzazione: heart - pulsazioni culturali / Binario7
catalogo: libro racconto edito da heart - pulsazioni culturali / Ponte43

Un progetto in costante divenire nato da un'idea di Dolores Previtali


Spazio heart, Vimercate (Mb)
Binario 7, Monza
MUST, Museo del Territorio, Vimercate
Biffi Arte, Piacenza
Palazzetto dei Nobili, L’Aquila
Museo Civico, Chiusa (Bz)
Studipraticabili, Brescia
Chiesa di san Rocco a Carnago (Va)
Spazi espositivi del Municipio, Merate (Lc)

Siamo partiti da una frase che Pierre Auguste Renoir disse a un giovane Henri Matisse (“La sofferenza passa, la bellezza resta”) per un viaggio nel pensiero positivo – un pensiero che non nega né ignora l’elemento negativo ma vuole superarlo –, condotto attraverso le arti, la letteratura, la musica, il teatro, le scienze… e soprattutto attraverso il coinvolgimento di un numero sempre più alto di persone, che hanno voluto sposare il concetto del progetto.
Abbiamo affidato il nostro motto a una serie di veicoli di comunicazione che hanno viaggiato e stanno viag-giando per l’Italia e per il mondo, diffondendo viralmente questo motto semplice ma necessario: La bellezza resta.
La bellezza resta è un percorso cominciato nel giugno del 2016, da un'idea nata nel 2015, e che proseguirà ancora a lungo, con una costante crescita di coinvolgimento, di diffusione e di allargamento territoriale.
La bellezza resta ha visto la cooperazione e la collaborazione di molte realtà culturali molto attive nella provincia di Milano e di Monza e Brianza: con heart - pulsazioni culturali hanno lavorato il Teatro Binario7 di Monza e una serie di altri enti pubblici e privati, musei, gallerie, istituti scolastici, amministrazioni comunali. Le azioni che hanno accompagnato (e accompagnano) il progetto sono state numerose… ecco le principali:

Il PIN
Un tondino giallo con una scritta lapidaria ed efficacia: La bellezza resta. Questo è stato il primo mezzo di diffu-sione virale che ha accompagnato il progetto fin dagli esordi. Una spilletta da indossare e regalare. Ne abbiamo prodotte e distribuite a migliaia e a migliaia sono andate in giro per il mondo, diventando protagoniste delle fotografie scattate da chi le ha portate con sé. Molte di queste immagini sono rientrate in un contest fotografico che ha visto la raccolta di centinaia di foto inviate da tutto il mondo, a testimoniare la gioia di un attimo di vita (una vacanza, una cena tra amici, un paesaggio mozzafiato, una buona lettura…).
Il viaggio della nostra spilletta ha ampiamente superato i confini nazionali, spargendosi per il mondo e facendo capolino nei luoghi più inconsueti. Il tondino giallo è diventato un simbolo, un segno di riconoscibilità, l’adesione a un comune approccio alla vita.

La mostra itinerante
Il messaggio è stato poi affidato all’opera di 57 artisti, sele-zionati tra più dei 150 invitati mediante una call. Agli artisti era stata chiesta un’opera che sapesse raccontare il tema del progetto. Ne è nata una mostra collettiva eterogenea nei linguaggi e nell’approccio all’argomento, che ora è dive-nuta itinerante, spostandosi di sede in sede con caratteri-stiche e modalità sempre diverse. Attualmente la mostra si trova a Piacenza.
Le opere sono firmate da artisti tra loro molto diversi: dif-ferenti per età, formazione, carattere, personalità… alcuni già avvezzi al tema, altri del tutto estranei a esso. Le propo-ste sono state spesso sorprendenti: quelle più convincenti, tra l’altro, sono arrivate proprio da chi di bellezza non ha mai voluto parlare, destinando nella consuetudine la propria attenzione alla descrizione del dolore o del disagio. Dalla sequenza di installazioni, dipinti, sculture, video, performan-ce… – opere eterogenee e dal carattere autonomo e indi-pendente – è emerso il senso di questo progetto: un inno alla vita e alle sue meravigliose manifestazioni naturali, uma-ne, artificiali.
Ogni mese in un angolo dello Spazio heart dedicato al progetto, verrà esposta un’opera selezionata tra le nuove proposte ricevute. Tutte le opere esposte sono accompagnate da una didascalia commentata che racconta il punto di vista dell’artista…
Nell’autunno del 2017 è stato pubblicato un libro racconto, con i testi di alcuni dei relatori degli incontri e interventi degli artisti, che illustrerà il percorso virale del messaggio del progetto.
La diffusione del bollino giallo continua ancora oggi, aumentando costantemente l’archivio fotografico che racconta la presenza del logo del progetto (con tutti i suoi significati) in giro per il mondo… in spazi che vanno dalla finestra di casa propria ai luoghi più distanti e difficili da raggiungere.
Perché la bellezza non ha – né deve avere – confini.

Le altre facce del progetto
La bellezza resta non riguarda solo le arti visive. Da più di un anno sono stati organizzati nell’ambito del progetto con-ferenze, incontri, dibattiti, spettacoli, concerti, film, laboratori… che hanno trovato (e continuano a trovare) diffusione in un territorio sempre più ampio.
Alla lunga serie di conferenze hanno partecipato come re-latori specialisti di ogni settore: Elio de Capitani (attore, regista e direttore artistico del Teatro Elfo Puccini di Mi-lano), Andrea Brunello (Regista, attore, drammaturgo e ri-cercatore), Renzo Francabandera (critico ed esperto di arti performative), Dome Bulfaro (poeta ed esperto di poetry slam), Enrico Roveris (attore e regista), Daniela Longoni (psicologa e psicoterapeuta), Michele Menegon (ricercatore e biologo), Stefano Zuffi (storico dell’arte), Cristina Fossa-ti (filosofa), Alessandra Galbusera (esteta), Marco Morganti (amministratore delegato Banca Prossima), Laura Guidetti (coreografa), Daniela Tarabra (storia dell’arte ed esperta di Medioriente), Corrado Accordino (attore) e molti altri.

Numerosi anche i concerti e gli spettacoli
teatrali, curati dal Binario 7 di Monza, protagonisti
di un ricco calendario in costante
divenire...