PETALI DI ROSA

Petali di rosa
Donne artiste in Europa tra Otto e Novecento
 
 
Una mostra a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini
Nell’ambito del progetto In dialogo
 
dal 25.03 al 28.05
Quadreria Crivelli
Trezzo sull’Adda
 
 
L’arte non ha sesso: sono spesso le stesse artiste donne a sottolinearlo. Pur nel rispetto della diversità di genere, che a dipingere un quadro sia un uomo o una donna non fa alcuna differenza, né dovrebbe farne. Solo con l’annullamento di questa distinzione (che porta all’inevitabile ghettizzazione) si raggiunge la vera parità. 
La storia, però, insegna altro. Fino a tempi molto recenti le donne artiste hanno dovuto fare i conti con problemi e ostacoli talvolta insormontabili, hanno dovuto combattere guerre per ottenere possibilità che per gli uomini erano scontate, hanno dovuto lottare per difendersi da insulti, accuse, dubbi sulla loro moralità e, soprattutto, hanno dovuto cercare strade alternative per formarsi come pittrici e come scultrici, essendo loro preclusi gran parte dei luoghi e dei metodi di insegnamento artistico.
Oggi parlare di “arte al femminile” non ha (o quantomeno non dovrebbe avere) più senso. Ma non è sempre stato così.
Questa mostra procede, come per tutte le mostre del progetto In dialogo, per piccole illuminazioni. In mostra sono esposti dipinti di donne celebri e meno celebri, tutte comunque portatrici di un racconto interessante e denso di significati. Dalla russa Natalija Gontcharova, straordinaria protagonista di una stagione importantissima per le donne artiste, all’italiana Carla Maria Maggi che, nella Milano degli anni Trenta, dovette rinunciare a dipingere per volontà del marito preoccupato per il giudizio degli altri; dalla “terribile” (come la definì Edgar Degas) Suzanne Valadon, regina degli ambienti di Montmartre e Montparnasse, a Sonia Delaunay, una dei massimi rappresentanti dell’astrattismo e del cubismo orfico nell’Europa di inizio secolo.
Dodici opere per un progetto che non ambisce a risolvere il tema, ma a proporre motivi di riflessione. Dodici storie che faranno meditare sul ruolo delle donne nell’arte, sulla loro caparbietà nel voler trovare un proprio spazio e sulle differenze tra ambienti e aree culturali. Un viaggio da Parigi, a Berlino, a Mosca, a Milano per parlare di donne da una prospettiva diversa dal consueto.