Poetiche. Quotidiano e immaginario nella pittura italiana tra Ottocento e Novecento

Poetiche. Quotidiano e immaginario nella pittura italiana tra Ottocento e Novecento

luglio-novembre 2022
Palazzo delle Paure Lecco

Ponte43 per Vidi


Il percorso comincia negli ultimi decenni dell’Ottocento, un momento indispensabile per comprendere le evoluzioni e gli sviluppi dell’arte nel secolo successivo. L’arte italiana conosce un nuovo e più profondo interesse per la questione sociale, dovuto sia alla diffusione delle tesi socialiste che alla nuova situazione socio-economica della Penisola, che offre importanti motivi di riflessione anche ad artisti e letterati.
Al contempo, però, si diffonde sensibilmente la tendenza a un approccio spirituale alla creazione artistica, quasi nel disperato bisogno di risposte e con la necessità di un’intima riflessione e di un dialogo con il divino. Questo aspetto trascendente, di ambito simbolista, è protagonista della ricerca di molti artisti, la cui produzione resta spesso in bilico tra i due mondi: quello del verismo sociale e quello della visione. Le tendenze sono le due facce di un’unica medaglia: due espressioni di un unico momento storico.
Nel percorso sono esposte opere dei principali esponenti della pittura italiana del tempo che, a vario titolo e con attitudini e sguardi molto diversi, si sono interessati tanto alla questione sociale e alla tematica del quotidiano, quanto all’immaginario simbolista. Tra i molti, per citare i più noti, i divisionisti Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Pellizza da Volpedo, Giovanni Sottocornola e Plinio Nomellini, ma anche Francesco Michetti, Antonio Mancini, Teofilo Patini, Leonardo Bistolfi e molti altri…